La sindrome del foglio bianco non mi colpisca.
La sindrome del foglio bianco mi aiuti a iniziare come si deve il nuovo anno.
La tentazione è forte, quasi irresistibile: mettere giù una serie di notizie, senza colpo ferire.
Dire che la Merceria è in fermento, che ci siamo ancora una volta allargati, che presto avremo molte date (incrociando le dita), che abbiamo qualche nuova storia.
Invece no.
Per tutto questo occorre un filo logico, se non proprio logico almeno temporale, abbandonando il casuale per una cronistoria digitale (visto il mezzo che utilizziamo).
Gennaio è stato il mese di Sara. La sua nascita è stata attesa dai suoi genitori e dai membri della Merceria come uno scudetto del Toro (e qui mi scuserà Domenico), non se ne parlava se non a mezza voce per paura di disturbare il dolce sonno della piccola. È stato bello trovarci lì a vedere lei e capire che anche noi, in fondo, stiamo diventando grandi e iniziamo a respirare la parola responsabilità.
Gennaio è stato il mese dei nuovi contatti, di richieste, di telefonate inaspettate e di lavoro che gli esperti in comunicazione chiamano marketing. Il suddetto, applicato alla Merceria Barbagli, ci fa un po’ specie. (Dà però i suoi profitti come vi comunicheremo più avanti).
Speriamo solo di non dover creare un app per l’iPhone!
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