venerdì 10 dicembre 2010
the last good day of the year
Il mese di Dicembre è un mese che non si presenta mai da solo.
Porta con sé, sulle spalle, sempre qualche altro regalo, dono, opportunità.
Se sei un bimbo il dono è la cosa che ti fà brillare gli occhi.
Se sei un ragazzo l'opportunità di stare un pò in vacanza dopo aver scoperto che l'istuituto tecnico non è proprio quello che si addice a uno poco tecnico come te.
Se sei un uomo (termine ormai sconosciuto ai più, che useremo per riferirci a persone che hanno superato i 5 anni fuoricorso al Dams), dicembre porta con sè, oltre che un paio di guanti, un cappello, un maglione, anche i propositi per l'anno nuovo.
Noi da parte nostra facciamo il possibile per non ripetere le intenzioni dell'anno scorso.
Le alterniamo a quelle dell'anno prima per non accorgerci che non siamo riusciti a fare né le une né le altre.
In realtà per tutti noi saranno 12 mesi importantissimi: qualcuno diventerà padre, qualcun'altro continuerà a inseguire un dentino che non arriva, l'ultimo farà la spola tra Torino e il lago.
Saremo impegnati.
Eppure ancora una volta le forze dell'ombra ci chiameranno a raccolta, e saremo pronti a rispondere alla chiamata alle armi con taglierino in mano e cartone tra i denti.
Pronti per il 2011, pronti per macinare chilometri, pronti a consumare kilowatt di luce per cercare ancora una volta, ancora insieme, l'ombra più scura.
Grazie a tutti per quest'anno, per chi è venuto a vederci, per chi non l'ha fatto, per chi ci ha ospitato e per chi ancora una volta ha perso l'occassione di ospitarci e sicuramente lo farà quest'anno che verrà.
(e che il Natale non mi porti il 13esimo paio di guanti in 11 anni!)
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